L’impatto della partecipazione ad H2020 sulle imprese italiane: un’analisi per il settore energia

Presentato oggi a Roma presso la presso la sede della Rappresentanza della Commissione europea in Italia lo studio condotto da APRE ed altri partner sulla partecipazione delle imprese italiane ad Horizon 2020 e gli impatti generati con specifico focus sul settore energia

Si è tenuto questa mattina a Roma il convegno “Ricerca e innovazione tecnologica nella transizione energetica: quali prospettive per l’Italia?” organizzato dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Durante l’iniziativa, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, esperti del settore e aziende del comparto energetico, è stato presentato lo studio “L’impatto della partecipazione al programma Horizon 2020 sulle imprese italiane: un’analisi per il settore energia” condotto da APRE, GSE ed I-com.

La ricerca mette a fuoco i risultati della partecipazione dell’Italia al programma quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo tecnologico per il periodo 2014-2020 nel settore energia e si concentra sugli impatti sulla competitività per le imprese italiane che hanno partecipato con successo alla presentazione di proposte progettuali.

L’Italia ha partecipato efficacemente ai bandi energia del Programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione “Horizon 2020” comparendo, come partner o come coordinatore, in oltre 6.000 progetti, ottenendo finanziamenti su ben 958 proposte, con un tasso di successo pari quasi al 16% e posizionandosi come terzo paese per numero di proposte finanziate, dopo la Spagna e la Germania in un programma europeo altamente competitivo.

Significativi benefici sono stati evidenziati sull’occupazione, sul fatturato e sul miglioramento in termini di offerta di prodotti/servizi/sistemi, oltre che sulle opportunità in termini di apertura di nuovi mercati e creazione di partnership. Meno rilevanti sono risultate le attività brevettuali scaturite dalla partecipazione alle call di Horizon 2020, così come la nascita di start-up. Grande importanza è stata data dalle aziende al tema del network: la rete di relazioni è infatti un asset centrale che ha consentito alle imprese la costituzione dei partenariati, superando così uno dei principali ostacoli alla partecipazione al programma. Il rapporto è disponibile qui.

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